CASTEL & I4.0

Pessano con Bornago (MI)

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Castel, leader nel settore della componentistica per la refrigerazione e il condizionamento dell’aria, è una Family Company di proprietà interamente italiana che a partire dal 1961 è cresciuta e si è consolidata, grazie a una spiccata ricerca di innovazione e a un costante desiderio di sbocco commerciale nazionale, ma anche internazionale.

Passione, innovazione e affidabilità: tre parole che racchiudono l’ingrediente principale del segreto di Castel, dalle origini del suo successo fino ad oggi.
Come Castel siamo consapevoli che il rilancio dell’industria deve avvenire attraverso l’innovazione, considerato elemento strategico in grado di introdurre nuovi modelli di business in tutti i settori e di accompagnare grandi, medie e piccole imprese nel processo di crescita e digitalizzazione.

 

Interpretiamo l’espressione Industria 4.0 come una visione del futuro secondo cui, grazie alle tecnologie digitali, possiamo aumentare la nostra competitività grazie alla maggiore interconnessione delle risorse. “Integrazione” è quindi la parola d’ordine dell’era 4.0: un’efficiente integrazione verticale e orizzontale porta ad avere un flusso costante di dati ed informazioni all’interno e tra le aziende e lungo la catena di creazione del valore, con vantaggi nella semplificazione nella collaborazione: un miglioramento della trasparenza nella catena di trasformazione e un flusso di informazioni comune.

La road Map di Castel prevede digitalizzazione dei processi, analytics, BI, connessioni Iot e smart Product.
Al centro di questo scenario c’è la “fabbrica”: oggi abbiamo il monitoraggio delle performance degli impianti in tempo reale, facilità di accesso ai dati e automazione nell’aggregazione di tutte le variabili monitorate. I dati sono disponibili direttamente in produzione e consultabili da tutti attraverso schermi touch: gli indicatori di performance dettagliate nelle variabili di Rendimento, Disponibilità o Qualità e l’utilizzo di strumenti wearable, permettono interventi tempestivi e reattivi attraverso notifiche di allarmi. Gli uomini sono al centro del processo e sono i dati e le informazioni, provenienti dalle macchine, a raggiungerli.

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La consapevolezza e la presa di coscienza oggettiva delle performance ci permetterà quindi di migliorare l’efficienza dei sistemi e la competitività. Sappiamo che un processo di digitalizzazione è un fenomeno pervasivo rispetto all’organizzazione e richiede competenze tecniche molto profonde e un elevato livello di coinvolgimento delle figure apicali dell’azienda: tra le complessità affrontate sicuramente ci sono l’aspetto del cambio di mentalità richiesto a tutti i livelli e l’aspetto culturale di approccio alla conoscenza, consapevolezza e importanza dei dati. Flessibilità organizzativa, flessibilità nella produzione e flessibilità nelle prestazioni, all’interno di un contesto di competenze polivalenti, sono i fattori chiave su cui puntare: per cogliere la sfida dell’industria 4.0 ci stiamo dotando delle necessarie competenze.

Le tecnologie sono l’elemento propulsivo della trasformazione digitale nell’industria 4.0. Innovare significa introdurre “nuove” prassi organizzative e nuove tecnologie per “fare di più e meglio con meno”: oggi è necessario saper fare per saper essere! Occorrono spiccate doti di leadership per gestire il processo, per costruire e trasmettere una visione chiara del cambiamento nel rispetto della identità aziendale esistente favorendo l’innovazione. È necessario quindi un nuovo mindset per ridisegnare un modello organico che tenga in considerazione tutte le dinamiche: strategiche, organizzative, produttive, IT e dell’intera filiera. Un approccio culturale che va trasmesso a tutti i livelli valorizzando nuove competenze e nuovi metodi.

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