Con la IoT anche la spillatrice della birra diventa intelligente

Vin Service Srl, Zanica (Bg)

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Industria 4.0 non significa solamente macchinari avveniristici e robot. Il cambiamento può essere più sottile, quasi invisibile, eppure in grado di dare svolte importanti. E’ il caso di Vin Service di Zanica, storica azienda bergamasca che realizza dal 1976 impianti per la spillatura di bevande, per il 60% dedicati alla birra, dal 2016 entrata nell’orbita di Aalberts Industries, colosso olandese, che unisce realtà produttive in quattro aree di tecnologia: tecnologie di installazione, tecnologie dei materiali, tecnologie di controllo climatico e tecnologie industriali di cui fa parte Vinservice. Aalberts opera da oltre 155 sedi operative nel mondo e circa 16 mila dipendenti.

vin_2.jpg“Per noi – sottolinea Giulio Guadalupi, managing director insieme alla sorella Vittoria di Vinservice – è stata una scelta volta a accelerare la crescita del progetto Vinservice. Il settore della birra è caratterizzato da un fortissimo accentramento delle case produttrici ed è stato importante consolidarsi in un gruppo di quattro aziende dedicate alla mescita di bevande alla spina per crescere. Aalberts Dispense Technologies ci ha permesso di accelerare il processo di globalizzazione della offerta del nostro prodotto”.

Oggi Giulio Guadalupi, che è un componente della Commissione Innovazione del gruppo Aalberts Dispense, è il responsabile delle innovazioni legate alla Digital Platform. La scintilla che ha permesso di convergere in chiave IoT tutta la gestione dei dati è nata da lui. “La nostra azienda ha accumulato negli ultimi anni un’esperienza molto importante nella lean production, rivoluzionando il sistema produttivo e tagliando gli sprechi. “Le innovazioni della linea sono già in essere da alcuni anni – spiega Giulio Guadalupi – e grazie a un tablet presente in ogni postazione tutti i passaggi sono monitorati. I nostri prodotti richiedono molta manualità in quanto altamente personalizzati, aveva quindi poco senso investire sull’automazione del processo che è molto parcellizzato.

vin_4.jpgOggi la sfida è rappresentata dalla creazione della Digital platform, che è il nostro approccio all’Industria 4.0. In questo ambito abbiamo attivato da circa un anno lo sviluppo della realtà IoT sui nostri prodotti e abbiamo creato l’Aalberts Operative System che consente di mettere intelligenza soprattutto sul punto di erogazione, quindi sulla colonnina. In questo modo cliente ha la possibilità di controllare anche da remoto i parametri dell’impianto garantendo così la qualità e genuinità del prodotto servito al consumatore finale. Stiamo inoltre implementando il sistema con l’inserimento delle cosiddette reti neuronali che permettono anche “l’apprendimento continuo”, e la guida del consumatore, soprattutto in funzione self-service. Sono innovazioni che tutelano sia i produttori sia il consumatore finale rese possibili dall’utilizzo intelligente delle nuove tecnologie”.

Il secondo pilastro è il controllo del processo produttivo. “Non abbiamo ribaltato completamente la nostra realtà di software, ma abbiamo costruito software area per area e stiamo spingendo sul programma di business intelligence. Abbiamo scelto la piattaforma QlikView e abbiamo creato sei nuove Dashboard nell'ultimo anno che permettono quindi un’analisi dei dati molto più immediata, pronti e verificati. Raccogliamo dati da più di 10 anni in maniera continua, ma un dato è tale se viene utilizzato ed è quindi molto importante all’interno di una massa sterminata di valori individuare la tendenza. A noi per esempio interessano molto i dati relativi all’assemblaggio delle nostre colonne: abbiamo 9670 configurazioni attive, a causa di una complessità di prodotto abbastanza spinto. Oggi stiamo aggregando le famiglie per andare a vedere quali sono le tendenze”.

Questo nuovo approccio è stato accompagnato da un cambio di impostazione del lavoro molto importante, preparato da una formazione intensiva generale. “Abbiamo dato fiducia a giovanissimi periti informatici inseriti come data analyst: la nostra positiva esperienza ci dice che il gap fra chi ha solo 10 anni in più è molto forte”. Questo secondo pilastro sta portando a un controllo del processo altamente dettagliato che permette di anticipare possibili problemi. “Grazie all’analisi preventiva del portafoglio ordini possiamo individuare disallineamenti e quindi prevenire i problemi in linea, abbattendo perdite di tempo. Naturalmente l’area che ha più facilmente beneficiato del cambiamento è quella finanziaria, dove ora viene chiuso un bilancio completo mensile. Ma a cascata la nuova impostazione sta ramificandosi in tutta l’azienda”. Un segnale importante della bontà del percorso viene dall’EBITDA, cresciuto dell’1.5%, indice importante di efficienza soprattutto in un 2018 caratterizzato da vendite stabili, intorno ai 25 milioni di euro.

“Il terzo pilastro – aggiunge Giulio Guadalupi – che è ancora allo stato embrionale, è l’ingresso stabile nell’e-commerce, già avviato negli Stati Uniti. Ci stiamo addentrando anche nel mondo della blockchain, per arrivare ad avere sia il canale di vendita sia il canale approvvigionamento più elettronico. Tutto questo sempre in ambito business to business. In questo caso il progetto riguarderà tutte e quattro le realtà di Aalberts Dispense Technologies, formato a due aziende in Nord America una in Germania e Vinservice in Italia ”. Una vera e propria svolta grazie alla quale consolidarsi sul mercato americano e affacciarsi a quello cinese e asiatico in generale.

Fondata nel 1976 da Riccardo e Daniela Guadalupi, Vin Service occupa un centinaio di dipendenti, con punte stagionali legate all’aumentato consumo di bevande. L’inizio dell’attività è legato alla spillatura del vino, ma successivamente, a partire degli anni ’80, il business si concentra sulla birra per poi ampliarsi alle bevande in genere. Nel 1985 la società intraprende un percorso di internazionalizzazione in Stati Uniti, Europa e Cina. Carta vincente le colonne di spillatura personalizzate. Dal 2010 entra nel mondo della lean production rivoluzionando il sistema produttivo e coinvolgendo la locale catena di fornitori.

 

www.aalberts.com

www.vinservice.it

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