Innovazione post-Covid: la videocamera diventa intelligente e aiuta a evitare gli affollamenti

Aisent - Bergamo

Sono piccole, discrete, molto diffuse. Le videocamere monitorano innumerevoli ambiti della nostra vita sociale, dai luoghi all’aperto ai centri commerciali, aeroporti, banche. Hanno grandi occhi ma “poco cervello”, nel senso che la massa sterminata di dati che potenzialmente possono mettere a disposizione resta invece inutilizzata. Ora un innovativo algoritmo è in grado però di analizzarli e digerirli per trarre indicazioni su aspetti diventati chiave, in tempi di Coronavirus, come l’affollamento o meno delle aree, la contiguità di gruppi familiari piuttosto che di sconosciuti, la presenza di facce con la mascherina più o meno correttamente indossata, permettendo di intervenire a poi in tempo reale, garantendo un intervento tempestivo, qualora ce ne fosse bisogno.

E’ ciò che è in grado di fare “PeopleEngine”, elaborato da Aisent, azienda di cervelli informatici nata nell'Incubatore d'Impresa di Bergamo Sviluppo del Point di Dalmine e che ha trovato già un utilizzo nell’aeroporto di Bergamo Orio al Serio.  

“Con il manifestarsi dell’emergenza Covid – racconta Mattia Peracchi, CTO di Aisent e Product Manager di PeopleEngine – ci siamo subito interrogati sulla necessità di reinventare il nostro business, almeno temporaneamente, andando a individuare aspetti sui quali potessimo sviluppare applicazioni utili e interessanti. Noi siamo attivi in tutto l’ampio campo della Intelligenza Artificiale legata al manifatturiero e accompagniamo le aziende nel miglioramento della loro gestione dei dati e nel machine learning. Abbiamo quindi ragionato per trovare soluzioni innovative in ambiti diversi, utili per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Nel giro di alcuni mesi, siamo passati dall’idea alla messa a terra di questo software, che si adatta ai sistemi video già installati, oppure può essere fornito completo, partendo da zero. PeopleEngine lavora in tempo reale, garantendo un intervento tempestivo, qualora ce ne fosse bisogno”. 

Il progetto, che è fra i protagonisti del Tavolo Innovazione post Covid-19 promosso da Confindustria Bergamo per stimolare le imprese a mettere in comune e valorizzare i progetti e le soluzioni grazie ai quali affrontare l’evoluzione dell’emergenza epidemiologica, da alcune settimane è  utilizzato all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio e fa parte di quel pacchetto di misure aggiuntive anti Covid che ne hanno permesso la ripartenza a pieno ritmo.
Il sistema prevede una gestione intelligente degli innumerevoli dati visivi evidenziati dalle videocamere e permette di verificare in diretta la presenza o meno del distanziamento sociale, il verificarsi di assembramenti, andando anche a specificare se si tratta di assembramenti casuali o di gruppi organizzati o familiari, può inoltre dare indicazioni sulla presenza delle mascherine sui visi e sul loro corretto posizionamento. Mantiene una memoria degli spostamenti e può essere utile anche per migliorare la gestione di aree a rischio come i bagni pubblici, che in funzione del grado di utilizzo, devono essere più o meno spesso sanificati. Grazie allo storico, possono anche essere elaborate previsioni attendibili sull’utilizzo degli spazi che, una volta superata l’emergenza sanitaria, permetteranno, soprattutto per le grandi aree, aeroporti, centri commerciali, una ottimale gestione delle presenze e una migliore esperienza per il consumatore.


“Tutto questo – puntualizza Mattia Peracchi – nella più totale salvaguardia della privacy perché il nostro sistema non identifica la persona. Inoltre i dati sono in esclusivo possesso del cliente”.
Tutta l’elaborazione avviene in locale, non è necessaria alcuna connessione a internet, le immagini vengono eliminate dopo l’elaborazione e si salva solo il dato aggregato, per esempio un conteggio finale.
“L’enorme avanzamento tecnologico nell’ambito della gestione dati – prosegue Mattia Peracchi – ci ha permesso di elaborare un prodotto che fino a qualche anno fa sarebbe stato improponibile, basato sui diffusi video di sorveglianza che offrono moltissime informazioni, in gran parte inutilizzabili, tranne che in caso di furti o altri eventi simili. Si tratta di un sistema orizzontale, che noi personalizziamo per il cliente, sulle base di esigenze che possono essere molto diverse”.
Dopo gli aeroporti, la prossima sfida è l’ingresso negli ambiti della grande distribuzione e centri commerciali,  dove gli algoritmi, anche in versione post Covid, potranno dare indicazioni molto sofisticate su accessi, affollamenti, permanenza davanti alle vetrine, diventando un utile e innovativo elemento di business.