Itp: quarantacinque anni di industria del packaging nell’Oltrepo

Itp di Bosnasco (Pv)

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«Questa azienda nasce da una gita in Oltrepò», scherza Nicola Centonze, milanese, fondatore e presidente dell’Itp di Bosnasco. «Era il 1972. Eravamo tre colleghi della Basf (la major della chimica tedesca, ndr), con una chiara conoscenza del settore degli imballaggi flessibili. Stavamo cercando un ristorante dove pranzare da queste parti e abbiamo notato un cartello “For Sale” sul cancello di una vecchia fornace caduta in disuso. Chiedendo informazioni più dettagliate, l’allora sindaco di Bosnasco ci ha spiegato che l’area era considerata in totale declino industriale e che ai nuovi investimenti sarebbe stata riconosciuta una decontribuzione fiscale per un periodo di dieci anni».

I visitatori colgono subito l’occasione. La demolizione della vecchia fornace è dell’anno successivo. Segue quindi la costruzione di un primo capannone di oltre mille metri quadrati e la ristrutturazione del vecchio caseggiato accanto. Nel frattempo, due dei tre amici scelgono altre strade. Nell’autunno del 1973, con l’arrivo delle prime due linee di estrusione, inizia a produrre l’“Industria termoplastica pavese”, l’Itp che oggi tutti quanti conosciamo. «Abbiamo iniziato con otto collaboratori», prosegue l’imprenditore. «Oggi disponiamo di una forza lavoro di 170 persone e una trentina di interinali in una struttura produttiva di 58mila metri quadrati, di cui 19mila coperti». Di questi, un’area di 800 metri quadri è stata allestita recentemente per la creazione di un laboratorio di ultima generazione, dove sei chimici possono studiare e testare materiali su linee-pilota. L’unità collabora con università italiane e straniere, tra cui e con il Cnr di Milano e di Genova.

L’Itp è un’azienda familiare, attiva nel settore delle materie plastiche e specializzata nella produzione di film poliolefinici destinati al confezionamento alimentare, industriale e alla protezione delle superfici. «All’inizio delle nostre attività eravamo produttori di pellicole monostrato retraibili per i settori ceramico, laterizio e delle bevande. Negli anni Ottanta, l’azienda ha sviluppato pellicole adesive skin su cartone, film per laminazione e protettive. Poi è comparsa una tecnologia di film coestruso fino a sette strati, adatta per il confezionamento e la protezione dei cibi freschi: era tempo di film barriera con Evoh, nelle diverse varianti, tra cui pelabile, saldante, barriera, richiudibile, antifog e anti-Uv». Oggi Itp offre soluzioni dedicate nel rispetto dell’ambiente, quali i film compostabili per i surgelati o altamente riciclabili. Le pellicole per etichette autoadesive e per tubetti ad alta barriera completano la gamma dell’offerta.

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«Lo scorso anno, abbiamo percepito l’esigenza di intraprendere un nuovo percorso di digitalizzazione». Con il supporto del Digital Innovation Hub Lombardia, l’Itp ha realizzato un assessment per avere un quadro complessivo del livello di maturità digitale e delle aree di miglioramento. Sono state identificate quindi le possibili iniziative digitali per colmare il gap. Con la pianificazione di una road map complessiva, si è fatta distinzione tra gli interventi prioritari (quick wins), su cui intervenire nel breve periodo, e quelli che, su un arco temporale più dilatato, richiedono un’approfondita acquisizione della cultura digitale e delle relative competenze e, quindi, un’integrazione all’interno del percorso di trasformazione digitale (focus su business e tecnologia). Per questo il DIH Lombardia ha proposto di coinvolgere Cefriel – un digital and design innovation shop che assiste le imprese nel creare nuovi processi, prodotti e servizi abilitati dalle tecnologie digitali – nella preparazione, organizzazione del workshop e negli eventuali follow-up che potrebbero emergere. Il lavoro è ancora in corso, ma i primi risultati sono incoraggianti.