LATI: la digital trasformation parte dalle persone

Vedano Olona (VA)

Le persone come motore dell’innovazione. E’ questa la filosofia alla base del progetto di digitalizzazione di LATI spa di Vedano Olona (Va). Tra i più importanti produttori europei di termoplastici tecnici per uso ingegneristico, l’azienda realizza ed esporta in tutto il mondo oltre 2.500 formulazioni pronte all’uso o preparate su misura per il settore elettrico, elettronico, industriale e dei trasporti.

Fondata nel ‘45, azienda storica familiare, oggi è, a tutti gli effetti, un’impresa in piena digital trasformation. Con un punto ben fermo. “Il cambiamento in LATI si fa insieme. L’elemento davvero differenziante per noi è l’attenzione rivolta alle persone, considerate il motore della trasformazione, per accompagnarle in questa fase di cambiamento” sintetizza Michela Conterno, CEO e terza generazione dell’azienda, la principale promotrice dell’importante percorso pluriennale di investimenti volti alla modernizzazione del comparto industriale e produttivo. E non si tratta di una questione formale ma di sostanza. Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, LATI ha, infatti, condotto un’indagine “Digital Mindset per sviluppare le competenze” al suo interno proprio allo scopo di rilevare il livello di maturità digitale dell’organizzazione, la consapevolezza nell’utilizzo delle attuali tecnologie, la presenza in azienda di un atteggiamento di curiosità, proattività e positività verso l’innovazione tecnologica. Identificato lo stato dell’arte, la struttura ha programmato degli interventi di formazione da erogare a tutti, proprio per allenare le competenze funzionali allo sviluppo del Digital Mindset.

E se sono proprio le persone alla base del processo di digitalizzazione, questo è vero a partire dalla testa. Il passaggio generazionale e la leadership al femminile di Conterno hanno permesso all’impresa di evolvere in termini di diffusione della leadership, responsabilizzazione delle risorse umane e fiducia offerta alle persone. Questo ha consentito, in particolare, di adottare a prescindere dalla pandemia la modalità di lavoro smart working in modo fluido: un patto sancito con un accordo sindacale che permette ai dipendenti di lavorare in modalità smart fino a 5 giorni alla settimana.

Ma come è avvenuto il passaggio alle tecnologie abilitanti per l’Industry 4.0 adottate da LATI? La società di consulenza Boston Consulting Group ha raggruppato le tecnologie abilitanti per l’industria 4.0 in nove categorie: molte di queste qui sono già state adottate o sono in fase di adozione. La manifattura additiva, ad esempio, viene utilizzata per creare prototipi per effettuare test dallo spin-off LATI3dLab, dedicato a sviluppare materiali tecnici per il mondo dell’Additive Manufacturing. Per quanto riguarda la Cyber Security, l’attenzione del team IT è massima con l’obiettivo di salvaguardare dati e know-how. In particolare, è in corso il passaggio da server interni al Cloud. Anche la Simulazione è presente in azienda: il reparto dedicato all’assistenza tecnica utilizza software all’avanguardia per effettuare simulazioni fluidodinamiche, strutturali e termiche così da supportare al meglio i clienti nella scelta del materiale più adeguato alle loro esigenze e nell’utilizzo dello stesso. Inoltre, è stata adottata la tecnologia IoT di Microsoft per l’interconnessione della fabbrica ed è in corso di implementazione il MES (Manufacturing Execution System), un sistema informatizzato con la funzione di gestire e controllare la produzione aziendale. In questo modo verrà favorito lo scambio dei dati e si potrà monitorare la performance di produzione, il dispaccio degli ordini, gli avanzamenti in quantità e tempo, il versamento a magazzino, con vantaggi per l’intera supply chain. Il MES scelto è MII di SAP. Per ottimizzare la manutenzione dei macchinari, invece, è stata adottata un’app di Asset Management di SAP che aiuta i professionisti della manutenzione e della fabbrica a prolungare la vita degli impianti e a migliorarne l’affidabilità e le prestazioni. Per quanto riguarda la sostenibilità - tema particolarmente caro all’azienda che ha già avviato diverse iniziative allo scopo di ridurre il suo impatto ambientale - per monitorare il consumo energetico in tempo reale, è stata adottata la piattaforma EcoStruxure Power Monitoring Expert di Schneider Electric che permette di mappare i consumi di ogni linea, identificando i cicli più energivori. L’analisi dei big data, infine, viene sfruttata per migliorare la pianificazione strategica, per fare valutazioni e simulazioni in diversi ambiti e prendere decisioni sempre più data-driven. I dati vengono visualizzati su dashboard con indicatori strategici e operativi grazie a SAC Planning, il sistema di Business Intelligence di SAP. LATI sta migrando verso S/4 HANA, che sarà supportato da un solido Data Management grazie all’implementazione di SAP BW/4 HANA. In questo modo sarà pronta ad acquisire best practices e tecnologie avanzate per rendere i propri processi sempre più efficienti e interconnessi. Ma non si ferma qui, prossimamente LATI farà il Test 4.0 con il DIH Lombardia per testare la maturità dei processi aziendali e, attraverso la roadmap di alto livello tecnologico, troverà altri spunti su come migliorare il livello di digitalizzazione dell’azienda.

Non manca nulla, dunque, alla strategia di digitalizzazione di LATI. Lo sguardo sul futuro è ampio, ma il punto di partenza è chiaro: la modernizzazione è soprattutto un processo di squadra.  

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