Supply chain e processi aziendali: il full digital di Microdata Group

Microdata Group srl (CR)

Negli ultimi 18 mesi le aziende di ogni settore hanno riconosciuto nel digitale un elemento che può fare la differenza.

Sebbene i finanziamenti stanziati dal Recovery Fund abbiano la digitalizzazione tra i punti di massima attenzione, questo non basta. È necessario che ogni impresa colga l’occasione per attivare una vera riorganizzazione aziendale, partendo dai propri processi interni.

Microdata Group, azienda di Cremona nata nel 1990 e punto di riferimento nazionale per il business process management e l’outsourcing di processo per diversi settori, ha reso la dematerializzazione prima, e il digitale poi, parti fondanti della propria proposta, arrivando così ad offrire servizi e soluzioni all’avanguardia.

“Il digitale è entrato a far parte della nostra realtà da oltre vent’anni” afferma Carolina Cortellini, Founder e CEO di Microdata Group, “quando si parlava ancora di dematerializzazione dei documenti. Dagli anni 2000, invece, il digitale è diventato fondamentale nella nostra proposta, grazie all’utilizzo del web e delle sue potenzialità. Da allora abbiamo cercato di seguire l’evoluzione della tecnologia, offrendo servizi e soluzioni sempre più in linea con le esigenze di mercato.”.

Non solo web, ma una reingegnerizzazione dell’intera supply chain che si fonda sul digitale e sui vantaggi che esso offre.

“Un esempio di digitalizzazione di processo che ha coinvolto ogni azienda, a prescindere dalla propria dimensione, è stata la fatturazione elettronica, servizio che anche noi gestiamo per conto di molti dei nostri Clienti. In Italia ha rappresentato uno dei primi scogli, ormai ampiamente superato, che ha portato ad una vera trasformazione aziendale. È da qui che ogni azienda ha la possibilità di rendere i propri processi full digital: da una vera e propria riorganizzazione interna.” Prosegue Alfredo Lupi, Founder e CEO di Microdata Group.

La digital transfomation è quindi un’opportunità che genera una completa riorganizzazione interna, sia che si parta da una gestione fiscale o amministrativa, sia che la prima area impattata sia quella delle risorse umane.

In questo periodo di obbligata distanza dal proprio posto di lavoro, il digitale ha fatto la differenza: ha permesso alle aziende di continuare a svolgere le proprie attività, grazie allo smart working. Per esempio, se consideriamo l’ambito HR, senza il digitale non sarebbe stato possibile accedere alle cartelle del personale e alle informazioni in esse contenute. Si è generata, quindi, una forte spinta verso una maggiore fiducia nei confronti della digital transformation e delle sue potenzialità abilitanti.

Per non parlare dell’estrazione e interpretazione dei dati di processo: qui entrano in gioco l’efficientamento delle attività, la tracciatura e la raccolta dei dati di produzione.

Sono proprio i dati, da cui si generano le informazioni, ad essere i protagonisti delle operations di Microdata Group.

“Abbiamo sentito parlare molto di dati e Big data nell’ultimo decennio, ma non per tutti hanno lo stesso significato.” prosegue Carolina Cortellini. “I dati sono funzionali a comprendere il mercato nel quale ci si trova e la loro interpretazione è fondamentale per desumere informazioni preziose per il proprio business. Noi stessi abbiamo una piattaforma interna dedicata all’efficientamento delle nostre operations, ma è stato con Next Generation by Microdata, un progetto avviato nel 2017, che abbiamo offerto al mercato un prodotto dedicato alla raccolta di dati e informazioni da documenti destrutturati. È grazie all’intelligenza artificiale, al machine learning e ad altre tecnologie a micro-servizi, che la piattaforma può leggere e interpretare i documenti che vengono inseriti. Per fare un esempio, l’onboarding di un nuovo cliente può essere velocizzato grazie all’elaborazione dei suoi documenti attraverso Next Generation, che indicizza e cattura le informazioni dall’immagine del documento inserita nel sistema. L’efficientamento del processo è quindi una naturale conseguenza, che si ripercuote sul time to market del servizio e che può dare un valido contributo all’intera supply chain.”

Un tema in continuo sviluppo quello dei dati, considerando soprattutto che, a fronte del boost verso una digitalizzazione spinta di tutte le attività, ci si ritrova ad avere volumi estremamente consistenti, ma che senza un’adeguata interpretazione per trasformare i dati in utili informazioni non è possibile trarne alcun vantaggio.

“Non è banale pensare a dove depositare i dati e le informazioni della propria azienda. Già da tempo avevamo strutturato due data center dedicati ai nostri clienti, di proprietà, su suolo italiano e in modalità private cloud, ma ad oggi abbiamo dovuto ulteriormente investire in una nuova infrastruttura tecnologica di livello Enterprise. Terabyte di spazio strutturati e protetti che accolgono milioni di documenti dei nostri clienti, generati dalle loro operations. Inoltre, la protezione dei dati per noi è fondamentale. Abbiamo istituito una strategia risk based, incentrata sulla protezione dei dati sia in ambito fisico che informatico. Siamo infatti certificati ISO 27001 per la Sicurezza delle informazioni dal 2013, oltre che ISO 14001 per l’Ambiente, ISO 45001 per la Salute e Sicurezza sul lavoro e ISO 9001 per la qualità. Siamo anche conservatori accreditati per la Conservazione a norma, qualifica ottenuta da AgID sin dal 2015.”

Digital transformation, dati, informazioni, private cloud, infrastrutture tecnologiche e molto altro. Sono questi i termini che, nella proposta di Microdata Group, sono sempre più ricorrenti. Perché l’efficientamento di processo è frutto del cambiamento culturale in atto, ma è soprattutto un’occasione da non perdere per presidiare l’intera supply chain e per competere sui mercati globali.

 

Leggi il tuo destino, vedi ciò che ti sta davanti, e cammina nel futuro.

Henry David Thoreau, dal libro “Walden – vita nei boschi”.