Wonder, innovazione e ricerca nel settore automotive

Wonder SpA - Cremona

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Nel 1947 Gianfranco Carutti fonda a Cremona Wonder, una piccola fabbrica per la produzione di valvole, specializzata in particolare per quella di valvole in butile per camere d’aria. Il primo cliente fu Pirelli, ma in breve tempo Carutti riuscì a stringere accordi con altri importanti produttori di camere d’aria per pneumatici, tra cui Ceat, Michelin, Goodyear e Firestone.

xNel 1964 Wonder fu tra i fondatori di ETRTO (European Tyre and Rim Technical Organization), con l’obiettivo di allineare le specifiche tecniche di pneumatici, valvole e cerchi dei vari paesi, per delineare degli standard internazionali e mettere a punto delle linee guida condivise, anche in risposta a un diffuso e crescente bisogno di maggiore sicurezza sulle strade. Oggi Wonder è membro permanente di ETRTO e riveste la carica di chairman per il settore valvole. Matteo Gosi, ci racconta come “con gli anni ’70 la tecnologia tubeless si affermò definitivamente e la produzione di camere d’aria per pneumatici subì un crollo irreversibile: molti produttori furono costretti a chiudere o vennero acquistati dai gruppi più grandi. Il risultato fu una riduzione drastica delle aziende rimaste sul mercato, ma soprattutto l’eliminazione netta di un anello della filiera: per Wonder i clienti non erano più i produttori di pneumatici, ma le aziende che montavano le valvole sui cerchi, ovvero i grandi produttori come Michelin, e le case automobilistiche, che si occupavano direttamente del montaggio della valvola. Durante questa transizione, Wonder seppe evolversi da subfornitore a fornitore diretto, incrementando rapidamente la propria quota di mercato e diventando un produttore di valvole con la nuova tecnologia snap-in”.

“Wonder – continua Gosi - investì poi gran parte delle proprie risorse nell’acquisto di macchinari nuovi e più efficienti e nella ricerca dei materiali e dei componenti migliori, per anticipare i tempi e far compiere ai propri prodotti il salto di qualità necessario per competere con i player più importanti sul mercato”. Con l’inizio degli anni ’90 l’azienda consolidò il processo di modernizzazione degli impianti e venne avviata la produzione di valvole per aria condizionata auto. Negli stessi anni arrivarono le prime certificazioni internazionali sulla qualità; alla fine del decennio Wonder era a tutti gli effetti un’azienda di primo piano nell’Automotive.

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Come ci spiega Gosi, “il nuovo millennio ha segnato per Wonder l’inizio di una nuova sfida: evolversi da azienda che realizza prodotti prevalentemente su disegno del cliente ad azienda in grado di offrire innovazione di prodotto”. Accanto agli sforzi dell’azienda per migliorare costantemente i propri processi produttivi e organizzativi, come l’introduzione della filosofia Lean ispirata alla Toyota, si aggiungono investimenti consistenti nella ricerca. Di questi anni sono i primi brevetti di nuovi prodotti, i progetti per una nuova generazione di manometri e pistole di gonfiaggio e i primi studi sul sistema Tpms (Tyre Pressure Monitoring System). Dal 2008 Wonder è leader europeo nella fornitura di valvole per il primo equipaggiamento.

wonder_3.jpg“L’azienda dedica il meglio delle proprie risorse alla ricerca, con l’obiettivo di trasformare le soluzioni più efficaci e più all’avanguardia negli standard di riferimento di domani. Cura dei dettagli, ottimizzazione e miglioramento costante dei nostri prodotti sono i principi che fondano il nostro modus operandi e che ci spingono a ricercare l’eccellenza in ogni singola fase del processo produttivo e gestionale. Nel lungo periodo è sempre la qualità a fare la differenza. L’azienda di successo – continua Gosi - non è quella infallibile, ma quella in grado di rinnovarsi continuamente e nel minor tempo possibile. Fare innovazione significa saper leggere le trasformazioni sempre più rapide e caotiche del mercato per offrire prodotti nuovi e soluzioni all’avanguardia in anticipo rispetto alla concorrenza”. Per fare questo Wonder sta cercando di digitalizzarsi sempre più; le tematiche Industry 4.0 sono presenti e mature in azienda e la stessa si pone come leader rispetto ai principali competitor su alcune di queste tematiche. L’assessment del grado di maturità digitale svolto insieme al DIH Lombardia e all’Associazione Industriali della Provincia di Cremona, mostra un ottimo grado di preparazione al cambiamento 4.0; a partire anche dai risultati emersi da questo, Wonder ha poi individuato ed aggiornato il proprio percorso di digitalizzazione, in linea con l’idea che sia necessario innovarsi e innovare in modo continuo. Con dieci brevetti nazionali e internazionali depositati negli ultimi cinque anni, il settore Ricerca e sviluppo di Wonder è il cuore pulsante e il vero motore della crescita dell’azienda.

Per offrire forniture customizzate e per garantire sempre la soluzione più adatta alle richieste del mercato, l’azienda coopera ogni giorno con i reparti tecnici dei propri clienti, scambiando costantemente con questi informazioni e know-how. “I clienti sono nostri partner: per questo ogni feedback ricevuto diventa un indicatore importante della qualità dei prodotti. Insieme lavoriamo ogni giorno per introdurre sul mercato nuove tecnologie e per migliorare quelle disponibili, portando innovazione e delineando nuove direzioni per lo sviluppo del settore Automotive”.

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