Abbattere i costi energetici è da tempo un imperativo delle imprese manifatturiere che si stanno rivolgendo con frequenza crescente al mondo digitale e dell’intelligenza artificiale per mettere a punto sistemi di controllo evoluti adatti alle loro realtà. E’ la strada seguita da SALF, laboratorio farmaceutico specializzato nella produzione di soluzioni iniettabili. Circa 200 dipendenti, 40 milioni di euro di fatturato nel 2022 e una quota export in crescita, SALF ha una storia più che centenaria di impresa familiare, nata nel centro di Bergamo nel 1921 e poi trasferitasi negli anni ’70 a Cenate Sotto.
“Negli ultimi anni – spiega Aldo Angeletti, amministratore e presidente, che guida la realtà bergamasca insieme alla sorella Carla Angeletti, direttore commerciale, e Paolo Angeletti, responsabile delle risorse umane – abbiamo ampliato i nostri magazzini dedicati ai prodotti finiti che devono avere parametri di temperatura e umidità sempre costanti. Lo stesso avviene per alcune fasi della produzione, in particolare nelle cosiddette camere bianche, ambienti sottoposti a particolari controlli per quanto riguarda qualità dell’aria, temperatura, umidità, pressione. Si è fatta quindi ancora più pressante l’esigenza di contenere il consumo energetico, pur mantenendo i nostri elevati standard”.
Grazie alla consulenza di Evogy, società che si occupa di digitalizzazione e intelligenza artificiale applicata all’energia, è stato messo a punto un sistema intelligente che ottimizza il comportamento dei macchinari deputati al mantenimento delle temperature e umidità desiderate e prende in considerazione molti diversi parametri, fra cui anche le previsioni metereologiche, evitando piccoli sprechi che giorno dopo giorno incidono sul bilancio complessivo. Se, per esempio, in una situazione di caldo estivo, si sta approssimando un temporale, il sistema si autoregola, in previsione del forte abbattimento delle temperature, mettendo in atto un adeguato comportamento dei macchinari che riducono in anticipo la potenza del raffrescamento, senza sprechi energetici e senza rischi per i prodotti. Piccole regolazioni che alla lunga incidono positivamente sul conto finale.
“L’innovazione è attiva da oltre tre anni – rileva Aldo Angeletti – e abbiamo potuto calcolare fra i 25 e il 30 per cento circa di risparmio annuo relativamente ai macchinari coinvolti. Ci siamo mossi in un periodo che non era ancora caratterizzato dai recenti picchi dei prezzi energetici ed abbiamo potuto almeno in parte calmierare i forti aumenti del 2022. Ma non si tratta solamente di costi: questo nostro intervento fa parte di un’attenzione alla sostenibilità molto presente nella nostra azienda e che ci ha portato a realizzare anche un importante impianto fotovoltaico. Vogliamo caratterizzarci sempre più con i nostri dipendenti e con il territorio come un’impresa che mette al centro la sostenibilità in tutti i suoi aspetti. Se le tecnologie possono essere d’aiuto è importante conoscerle e utilizzarle”.
Va in questa direzione anche un nuovo progetto, sempre orientato alla riduzione dei consumi di energia elettrica e metano, che coinvolgerà SALF in uno studio della durata di 36 mesi per realizzare un “gemello digitale” dell’azienda dove simulare i comportamenti reali del magazzino e di altri ambienti critici come le camere bianche, ma anche di qualche processo produttivo e poter dare le migliori risposte in termini di efficientamento energetico. Un progetto che coinvolge sia aziende che entri di ricerca e che vede come partner anche Intellimech, Consorzio per la ricerca interdisciplinare nell’ambito della meccatronica allo scopo di esportare le soluzioni identificate anche in altre realtà.