Hub per l’innovazione, una leva per la digitalizzazione delle PMI

scritto da il 13 Febbraio 2024

Post di Francesca Parisi, Analista, Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI della School of Management del Politecnico di Milano – 

Il confronto con gli imprenditori delle piccole e medie imprese evidenzia due particolari criticità nella realizzazione dei progetti di trasformazione digitale: la definizione di un piano d’azione strutturato, con una prospettiva di lungo termine, e la mancanza di tempo per realizzarlo.

L’attività di ricerca qualitativa condotta dall’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI della School of Management del Politecnico di Milano suggerisce che, troppo spesso, le PMI approcciano in modo destrutturato il percorso di innovazione digitale, facendosi guidare dalle esigenze momentanee di cambiamento e dalle opportunità di finanziamento offerte dalle diverse istituzioni. L’ostacolo della mancanza di tempo, intanto, mantiene stabile il suo posto, spesso menzionato tra le criticità affrontate nel percorso di digitalizzazione.

Gli ostacoli alla digitalizzazione delle PMI

Questi approcci sono probabilmente il frutto delle ridotte dimensioni delle PMI, della scarsa complessità delle loro organizzazioni e dell’estrazione prevalentemente tecnica dell’imprenditore, che lo porta a concentrarsi più sulla gestione del prodotto e della quotidianità che sulla pianificazione del cambiamento.

Di conseguenza, lo sviluppo della cultura digitale nelle PMI – intesa come capacità di elaborare nuove visioni, investire nelle competenze del personale, usare le tecnologie per agire sui modelli organizzativi, di business e relazionali – risulta ancora una debolezza diffusa.

Il ruolo dell’“ecosistema”

È proprio a fronte di queste caratteristiche che un approccio all’innovazione digitale “per ecosistemi” risulta più appropriato rispetto a una visione per singole imprese, poiché considera la trasformazione digitale come il risultato del concorso di più soggetti interagenti con l’impresa.

In questo contesto, esistono i Competence Center, i Digital Innovation Hub, i Punti Impresa Digitale, gli European Digital Innovation Hub, i Poli di Innovazione Digitale e gli Innovation Manager, che costituiscono un network territorialmente articolato ed esteso, con il compito di accompagnare le PMI verso la digitalizzazione, mettendo a disposizione formazione, competenze, strumenti e metodologie.

Ciascuno di questi enti occupa un posto preciso nella trasformazione digitale delle PMI: idealmente, il percorso inizia attraverso un Digital Innovation Hub, un Punto Impresa Digitale, un European Digital Innovation Hub o un Polo di Innovazione Digitale che, come primo step, propongono all’impresa la valutazione del livello di maturità digitale. Spesso, questa fase è accompagnata dal confronto con un esperto (a volte Innovation Manager) per comprendere le esigenze di digitalizzazione dell’organizzazione. Dall’assessment e dalle esigenze manifestate, l’ente sviluppa una roadmap di trasformazione digitale personalizzata, proponendo all’impresa una serie di iniziative per raggiungere gli obiettivi individuati.

A questo punto, il compito dell’ente è di indirizzare l’impresa verso i soggetti più adatti a realizzare il percorso proposto, tra cui i Competence Center che – come suggerisce il nome stesso – possiedono competenze e conoscenze specialistiche anche sulle tecnologie più evolute e su settori specifici, essenziali in questa fase di attuazione.

PMI

I partner della digitalizzazione delle PMI

Nonostante gli attori deputati al trasferimento tecnologico siano moltissimi e distribuiti su tutto il territorio nazionale, secondo i dati della Ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale nelle PMI, poco più della metà delle PMI italiane dichiara di aver condotto progetti di digitalizzazione in collaborazione con soggetti esterni. Tra queste, meno del 20% si è avvalsa del supporto di enti come i Digital Innovation Hub, i Punti Impresa Digitale, i Competence Center e gli Innovation Manager per il compimento di questi progetti.

PMI

I soggetti più coinvolti nelle iniziative di digitalizzazione delle PMI sono gli studi professionali giuridico-economici e di consulenza tecnica, che godono già di un solido rapporto fiduciario con le imprese.

Gli enti di trasferimento tecnologico figurano solamente al quarto posto della classifica, segno che possono e devono farsi percepire maggiormente dalle imprese.

Come favorire l’interazione tra le PMI e i soggetti a supporto della loro trasformazione digitale?

Innanzitutto, è importante che le imprese siano a conoscenza dei diversi attori a disposizione per guidarle nel percorso di digitalizzazione e che possano agevolmente entrare in contatto con loro. Assumono, quindi, particolare rilevanza le attività di promozione e comunicazione, il networking con altri soggetti del territorio e tutte le iniziative utili ad aumentare la visibilità di questi enti e favorire il contatto con le imprese.

Spesso, le PMI non sono consapevoli delle opportunità offerte da questi attori, comprese quelle di venire a conoscenza di opportunità di finanziamento, che da sole faticano a intercettare. La copertura capillare di questi enti sul territorio è senza dubbio un punto di forza del network, che può essere sfruttato per favorire il contatto con le imprese.

È poi necessario che le imprese possano identificare agevolmente l’ente adeguato a cui rivolgersi. Un’efficace mappatura delle aree di competenza di ciascun soggetto e l’identificazione dei principali punti di accesso al network possono ridurre il rischio di generare confusione, dato che il sistema è composto da molteplici enti che si occupano di tematiche simili.

Condivisione della conoscenza ed economie di scala

Vista la crescente complessità dei progetti di innovazione digitale e l’integrazione di competenze richieste, la collaborazione tra i diversi enti territoriali è e deve rimanere un elemento chiave per sfruttare al meglio le risorse a disposizione del network e offrire un servizio multidisciplinare alle imprese. È quindi fondamentale favorire e valorizzare la contaminazione tra diverse realtà.

Infine, il valore della rete può essere amplificato attraverso un sistema strutturato di condivisione della conoscenza, delle best practice e delle lezioni apprese dai progetti già realizzati. Questo approccio consentirebbe, infatti, lo sviluppo di economie di scala e di esperienza, migliorando la capacità e l’efficacia degli enti nel gestire le diverse casistiche di personalizzazione richieste.

In conclusione, la rete di soggetti e hub di innovazione a supporto della trasformazione digitale delle PMI rappresenta un importante catalizzatore per lo sviluppo e il successo e di queste realtà, sebbene molte imprese non siano ancora pienamente consapevoli delle opportunità a loro disposizione. Una maggiore visibilità, la collaborazione sinergica tra questi enti e la condivisione di conoscenza si dimostrano quindi elementi chiave per massimizzare ulteriormente il potenziale di questo network.